26.9.12
25.9.12
Grazie
Festa Unità Bologna
CASADEIPENSIERI2012
"L'Italia salvata dalla cultura"
Dedicata a Giuseppe Bertolucci
Decine di seguitissimi incontri al Parco Nord e nelle
librerie: COOP Ambasciatori, Feltrinelli, IBS, Irnerio-Ubik, Moline, Trame
Grazie a chi è intervenuto:
Andrea Battistini
Renato Barilli
Silvana Strocchi
Sonila Kaceli
Mirco Mungari
Piero Mioli
Stefano Malferrari
Ginevra Schiassi
Nicola Muschitiello
Gian Mario Anselmi
Massimo Raffaeli
Giancarlo Sissa
Matteo Matteuzzi
Valeria D’Astoli
Andrea Emiliani
Eugenio Riccomini
Angelo Guglielmi
Cesare Sughi
Virginio Merola
Otello Ciavatti
Isa Ferraguti
Luisa Lama
Lorenzo Capitani
Simone Borsari
Mauro Roda
Rosanna Facchini
Marta Murotti
Paola Savigni
Vincenzo Cerami
Grazia Verasani
Gianluca Farinelli
Vittorio Boarini
Paolo Buconi
Daniele Biacchessi
Michele Fusiello
ANPI
ANPPIA
AUSER
Andrea De Maria
Nicola Tranfaglia
Massimo Meliconi
Dianella Gagliani
Nicola Sbetti
Venuste Niyongabo
Fulvio Cammarano.
Josefa Idem
Mattia Baglieri
Dacia Maraini
Niva Lorenzini
Loredana Magazzeni
Annamaria Tagliavini
Daniela Airoldi
Antonio Zoccoli
Silvio Bergia
Claudia Castaldini
Silvia Cuttin
Roberto Finzi
Giuseppina Muzzarelli
Andrea Bonzi
Arnaldo Spallacci
Annamaria Tagliavini
Vittorio Capecchi
Lorenzo Bianchi
Nicoletta Poli
Gianfranco Corona
Ines Cavicchioli
Gianni Ghiselli
Vincenzo Rezzuti
Nino Campisi
Umberto Mazzone
Guido Mocellin
Andrea Orlando
Paolo Prodi
Laura Renzoni Governatori
Sandra Deoriti
Graziella Giorgi
Salvatore Grillo
Paolo Rebaudengo
Marilena Pillati
Simone Martini
Vincenzo Vita
Paolo Tomasi
Joe Boyd
Pierfrancesco Pacoda
Emidio Clementi
Roberto “Freak” Antoni
Oderso Rubini
Eraldo Turra
Joe Boyd
Peter Bichsel
Marco Macciantelli
Beppe Sebaste
Daniele Brolli
Anna Ruchat
Silvia Parma
Zygmunt Bauman
Chiara Giaccardi
Elda Guerra
Mauro Magatti
Franco Vannini
Gilberto Veronesi
Davide Grilli
Renato Villalta
Fabio Casadio
Maurizio Degli Esposti
Fondazione2000
Lola Shoneyin
Leonardo Barcelò
Fausto Amelii
Cecile Kyenge Kashetu
Michela Turra
Matilde Madrid
Edgar Morin
Francesca Puglisi
Mauro Ceruti
Patrizio Bianchi
Cesare Moreno
Paola Lanzarini
Fulvio De Nigris
Stefano Canestrari
Corrado Melega
Paola Rubbi
Carlo Varotti
Giulio Iacoli
Paola Traversa
Ugo Cornia
Bijoy M. Trentin
Sergio Dell'Aquila
Claudio Bazzocchi
Michele Prospero
Alfiero Grandi
Roberto Montanari
Gianluigi Amadei
Lele Roveri
Janna Carioli
Giampaolo Paio
Frida Forlani
Paolo Bettazzi
Ivano Mengoli
Chiara Stanghellini
Elisa Dorso
Marcello Fois
Alberto Masala
Valerio Varesi
Francesco Colombati
Elisabetta Menetti
Matteo Orfini
Carlo Galli
Alberto De Bernardi
Irene Priolo
Carlo Flamigni
Paolo Trost.
Rivista “Riforma della scuola”
Loredana Magazzeni
Carla Castelli
Mara Cini
Maria Luisa Vezzali
Rosaria Lo Russo
Anna Zoli
Gianni Borgna
Marco A. Bazzocchi
Matteo Marchesini
Gualtiero Bertelli
Donata Lenzi
Silvia Dai Prà
Magda Indiveri
Toni Jop
Paolo Ciarchi
Marco Trotta
Giovanna Marini
E grazie a chi abbiamo incontrato con le sue opere, i suoi scritti, le
sue canzoni, fra questi:
Giovanni Pascoli, Giacomo Puccini, Gioacchino Rossini, Ottorino
Respighi, Henry Duparc, Riccardo Zandonai, Charles Baudelaire, Maurice
Ravel, Paul Verlaine, Claude Debussy, Paolo Volponi, Giuseppe
Bertolucci, Alan Turing, Janina Bauman Lewinson, Lucio Mastronardi,
Domenico Starnone, Pier Paolo Pasolini, Edmondo De Amicis, la scuola
di Pietralata, Fausto Amodei, Ivan della Mea, Enzo del Re,
Woody Guthrie.
Grazie al Segretario del PD di Bologna, al responsabile della Festa,
al responsabile del programma della Festa, al Tesoriere, al
responsabile dell'organizzazione, ai compagni e amici dello staff
della Festa, della segreteria dibattiti, del desk della Direzione,
dell'Amministrazione, dell'ufficio spettacoli, dell'ufficio stampa,
del sito web, alle compagne e compagni dei Gruppi parlamentari del PD,
Camera e Senato.
Grazie a Roberta, a Rudi, a tutte e tutti le volontarie ed i volontari
della Libreria del parco Nord.
Grazie alle Direzioni, agli uffici eventi ed al personale delle
librerie che ci hanno ospitato.
Un ringraziamento particolare a chi ha garantito l'interpretariato,
per amicizia verso di noi e affettuosa stima verso i nostri autori
ospiti.
Grazie ai volontari dei ristoranti della Festa, e alle imprese: Radio
Sata, Hotel Roma, Portici Hotel, Sugar viaggi.
E, infine, grazie a "noi":
Aniello, Antonia, Antonio, Daniela, Filippo-Pecos, Gennaro, Ivana,
Lilia, Massimo, Maria, Mirco, Mirta, Rossanna, Suad,
e alle centinaia di amici, iscritti nelle nostre pagine Facebook, che ci hanno
attivamente aiutato a diffondere le nostre iniziative.
Arrivederci ai prossimi incontri di Casadeipensieri
il Direttore artistico, Davide Ferrari
15.9.12
Giuseppe Bertolucci. Un ricordo, con Vincenzo Cerami
Un ricordo di Giuseppe Bertolucci alla Casa dei Pensieri, con Vincenzo Cerami
https://vimeo.com/71336709
12.9.12
3.9.12
Il Pci che manca al Pd
Stop alle polemiche sulla scelta tra De Gasperi e
Togliatti per il pantheon, attenzione seria alle politiche di genere, tornare
in mezzo alla gente, ascoltarla, fare politica per passione. Necessità e
mancanze del Pd indicate da personaggi e militanti di primo piano della storia
del partito (dal Pci al Pd) bolognese: Isa Ferraguti, Luisa Lama, Lorenzo
Capitani, Mauro Roda, Rosanna Facchini, Marta Murotti e Paola Savigni. Critiche
senza sconti che guardano al futuro, perché senza certi punti fermi non si va
da nessuna parte.
È il primo appuntamento esterno della
Festa de l’Unità, organizzato da Casa dei Pensieri alla Libreria Trame, martedì
scorso, e si presentano due libri sul Pci in Emilia Romagna: Emilia rossa. Immagini, voci, memorie dalla storia del Pci in
Emilia-Romagna (1946-1991), a cura del docente Lorenzo Capitani
(Vittoria Maselli edizioni), e La mia vita in un quaderno.
Eventi e persone alla rinfusa nel ‘900 e oltre, a cura dello storico
sindaco di Zola Predosa Marta Murotti (Labor edizioni). Due riflessioni su cosa
ha voluto dire vivere in Emilia Romagna nella storia del Pci. «Una storia che
manca – dice Capitani – La mostra in Sala Borsa sul Pci aveva carenze proprio
sulla nostra regione. Manca un’operazione complessiva, un po’ per i pregiudizi
di chi farebbe a meno di questa storia, un po’ per i nostalgici. Il nostro è un
gesto: bisogna unire le forze per mettere mano agli archivi, dove tanto
materiale rischia di andare perduto».
Per cominciare, tra documenti, riflessioni e immagini,
Capitani ha chiamato a collaborare molte persone, e ha fatto una lunga
conversazione con Carlo Galli, direttore della Fondazione Gramsci dell’Emilia
Romagna, che costruisce un suggestivo parallelo forse un po’ irritante per i
leghisti: «il Pci, come il Po, ha consentito il farsi di un territorio». Ma non
c’è mitologia, né nostalgia, come per la Murotti, che confessa: «io non ho
scritto un libro, sono pigra e mi mancano gli strumenti. Mi non fatta
raccontare storie, e io le ho ascoltate, cosa che oggi non si fa più, e
trascritte perché non voglio cancellare le nostre radici». Questo l’ha spinta a
scrivere il libro, che per Mauro Roda (già tesoriere del Pd bolognese) «è
scritto col cuore, racconta incontri con Rodari e Calvino e non parla di un Pci
ideologico, ma di un partito capace di ascoltare persone per costruire la
società democratica italiana, che prima non c’era. E le donne sono protagoniste
di questa storia».
C’è un po’ d’amarcord, inevitabile. Ad esempio la
Murotti, oggi ottantenne, ricorda quando, nell’immediato dopoguerra, «Vittorina
Dal Monte viene a parlare coi miei genitori per chiedere di farmi fare politica
per la Fgci. Avevo 17 anni, ero minorenne e donna, figlia femmina. Mia madre
era d’accordo, mio padre aveva dubbi, poi Vittorina gli disse: “ma dai, è solo
per tre mesi!”. E fu per tutta la vita…». Ha la grinta e la dolcezza di sempre,
il sindaco che a Zola Predosa fece partire il tempo pieno a scuola quando
ancora a Bologna se ne discuteva.
Ma subito l’amarcord del Pci diventa una bacchettata
per il Pd. E la Ferraguti, già parlamentare, dice chiaramente che «nel gruppo
dirigente del Pci c’era un’attenzione alle politiche di genere che manca al Pd.
Nel 1972 Berlinguer impose un candidato donna per ogni collegio, e in vista del
referendum sul divorzio, nel 1974, convocò noi donne della Commissione
femminile nazionale che lavoravamo a Roma, a Botteghe Oscure, per sapere come
stavano reagendo le donne. C’era lo stato maggiore del Pci, e noi raccontammo
come il consenso era trasversale, che le donne sapevano cosa significava il
referendum. Berlinguer ci ascoltò, poi si voltò verso i dirigenti e ordinò loro
di mettersi al servizio della Commissione femminile per la campagna
elettorale».
Serve coraggio, «serve ricostruire la voglia e la
capacità di vivere insieme», dice la Facchini. Donne e uomini, italiani e le
persone che ancora risultano extracomunitarie. Per questo la Murotti dice senza
mezzi termini: «spero che la prossima campagna elettorale non accantoni per
timore il tema dell'immigrazione». Parole chiare, dette a un appuntamento della
Festa de l’Unità. Parole nette per il Pd, dal suo interno.
Alberto Sebastiani Caffè letterario La Repubblica