Merini.
Cara Alda,
cara la tua casa,il tuo vicino con l'ossigeno, il ricordo di Roberto Volponi, il figlio di Paolo, la poesia che hai scritto per Casadeipensieri, la fuga per non venire da noi la prima volta, "si è rifugiata alla libreria Garzanti" ci informò Vanni Scheiwiller , Silvana Strocchi che ti sostituì recitando una tua intervista e tu ridesti, poi, sapendo che le avevano chiesto se eri tu, e quando arrivasti, invece, con i libretti di Casiraghi ed i tuoi poster nudi, i nostri colloqui infiniti, al telefono, i versi che dettavi continui,la seconda visita, la canzone di Endrigo che ci hai cantato:"Se tutte le ragazze, le ragazze del mondo..."
come qualcosa che,
guardando basso,
ti chiede una pia discolpa.
Avrei voluto incontrarti oggi,
vedere i tuoi mutamenti,
le tue ricadute d’amore.
Ma è un’occasione perduta,
di uno che se n’è andato
e ha rotto l’incantesimo.
Così forse non ci vedremo più,
perchè un tale,
passando il Guadalquivir,
ha rotto il nostro amore.
Alda Merini,
Casadeipensieri Bologna, 28 agosto 2002
1 settembre 2002
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