La casa dei pensieri

3.8.19

Targhe Volponi 2019. Guccini, Evangelisti, Valesio, Marisaldi, Carroli, Tognolini e Milani.


Guccini, Evangelisti, Valesio, Marisaldi, Carroli, Tognolini e Milani.
Sono i premiati delle Targhe Volponi 2019. 


TORNA "CASADEIPENSIERI" ALLA FESTA DELL'UNITA'. E' LA 29° EDIZIONE.
Dedicata a Francesco Berti si intitola come una frase di Camilleri.


Anche quest'anno Casadeipensieri promuove la propria rassegna culturale internazionale.
E' dedicata a Francesco Berti Arnoaldi Veli, prestigiosa figura della Resistenza 
e della vita civile di Bologna e del suo territorio.

Il titolo di questa edizione riprende una splendida espressione di Andrea Camilleri :
"Chi ha il sapere lo deve seminare, come si semina il grano" 

All'interno fra gli appuntamenti più rilevanti quelli dedicati all'assegnazione delle 
Targhe ricordo di Paolo Volponi
Quest'anno saranno  i riconoscimenti  andranno a

Francesco Guccini13 Settembre Venerdì
Valerio Evangelisti15 Settembre Domenica
Paolo Valesio, 19 settembre Giovedì.

Per la sezione arte a
Eva Marisaldi7 Settembre Sabato
Mirta Carroli11 Settembre Mercoledì.

Verranno poi assegnate le Targhe biennali dedicate  di volta in volta ad un particolare settore letterario od artistico. Quest'anno si rivolgono alla letteratura per l'infanzia e l'adolescenza, con la premiazione di   
Bruno Tognolini6 Settembre Venerdì, e
Mino Milani20 Settembre Venerdì,

 Albo d'oro
1997 Alda Merini
1998 Francesco Leonetti
1999 non assegnato
2000 Dacia Maraini
2001 Guido Guglielmi
2002 Alberto Asor Rosa, Carlo Lucarelli
2003 Laura Betti, Andrea Camilleri
2004 Luis Sepulveda
2005 Giuseppe Bertolucci [Premio Oliviero Parma Asppi 2005 a Claudio Lolli]
2006 Piera Degli Esposti [Premio Oliviero Parma Asppi 2006 a Folco Portinari]
2007 Mario Monicelli
2008 Arnoldo Foà
2009 Enzo Jannacci, Melania Mazzucco, Eugenio Riccomini
2010 Vincenzo Cerami, Edith Bruck
2011 Ezio Raimondi, Marco Bellocchio, Liliana Cavani
2012 Andrea Emiliani, Gualtiero Bertelli, Giovanna Marini
2013 Vasco Bendini, Pirro Cuniberti, Guenther Wallraff
2014 Pier Paolo Calzolari, Concetto Pozzati, Vittorio Franceschi, Otello Ciavatti
2015 Giancarlo Piretti, Luigi Ontani, Marina Mizzau, Luca Caccioni
2016 Wolfango, Nino Migliori, Vittorio Giardino, Paola De Donato
2017 Sergio Zavoli, Pupi Avati, Paolo Fresu, Mauro Felicori, Mario Nanni, Bruno Raspanti.
2018 Gad Lerner, Lella Costa,Niva Lorenzini e i pittori Sissi e Maurizio Bottarelli.  


Biografie dei premiati 2019.
Francesco Guccini
Francesco Guccini (Modena, 14 giugno 1940)
E' uno dei protagonisti della vita culturale, musicale e letteraria dell'Italia.
Il suo debutto ufficiale risale al 1967 con l'LP Folk beat n.1 (ma già nel 1959 aveva scritto le prime canzoni rock 'n' roll); in una carriera ultraquarantennale ha pubblicato oltre venti album di canzoni. 
È anche scrittore, autore di colonne sonore e di fumetti; si occupa inoltre di lessicologia, lessicografia, glottologia, etimologia, dialettologia, traduzione, teatro ed è autore di canzoni per altri interpreti.
I testi dei suoi brani di alta  poeticità, denotano una familiarità con l'uso del verso tale da costituire materia di insegnamento nelle scuole e oggetto di tesi di laurea. Oltre all'apprezzamento della critica, Guccini riscontra un vasto seguito popolare, è il cantautore "simbolo", a cavallo di tre generazioni.
Fino alla metà degli anni ottanta ha insegnato lingua italiana alla scuola off-campus bolognese del Dickinson College, un liberal arts college con sede centrale a Carlisle, Pennsylvania. Guccini suona la chitarra folk, e la maggior parte delle musiche da lui composte ha come base questo strumento. È uno tra gli artisti con il maggior numero di riconoscimenti da parte del Club Tenco, con quattro Targhe, due Premi e un Premio Le parole della musica, cui si aggiungono vari altri premi e riconoscimenti.
Il 13 settembre a Casadeipensieri si presenterà anche, per la prima volta il nuovo libro di Francesco Guccini: “Tralummescuro. Ballata per un paese al tramonto” Giunti ed.

Valerio Evangelisti

Nasce a Bologna il 20 giugno del 1952. Si laurea in Scienze politiche con indirizzo storico-politico nel 1976 presso l'Università di Bologna.
Fino al 1990 porta avanti una carriera accademica che alterna con l'attività di funzionario del Ministero delle Finanze. Incomincia la sua carriera di autore scrivendo saggi storici - una quarantina - per un totale di cinque volumi.
Decide quindi di dedicarsi alla narrativa fantastica e presto raggiunge la notorietà vincendo nel 1993 il Premio Urania con il romanzo "Nicolas Eymerich, inquisitore", pubblicato l'anno seguente nella omonima collana di fantascienza della Mondadori. I successivi romanzi che compongono il ciclo di Eymerich sono Le catene di Eymerich (1995), Il corpo e il sangue di Eymerich(1996), Il mistero dell'inquisitore Eymerich (1996), Cherudek (1997), Picatrix, la scala per l'inferno (1998), Il castello di Eymerich (2001), Mater terribilis (2002), La luce di Orione (2007), Rex tremendae maiestatis (2010), Eymerich risorge (2017).
Storicamente Nicolas Eymerich è un inquisitore domenicano realmente esistito (nato nel 1320 a Girona, in Catalogna, e morto nel 1399). Il personaggio che Evangelisti ha mutuato dalla realtà storica è crudele, inflessibile, altero, tormentato, agisce con totale spietatezza al servizio della Chiesa e di ciò che ritiene il bene ed è tuttavia dotato di straordinaria intelligenza e profonda cultura. Nei vari romanzi del ciclo indaga i fenomeni misteriosi nell'Europa medioevale influenzando strategicamente i grandi avvenimenti storici dell'epoca, ma la soluzione del mistero spesso la si ritrova in storie parallele a quella dell'intreccio principale, che si proiettano nel nostro presente e nel nostro futuro, volutamente rappresentato in modo distopico con toni oscuri, fondamentalisti e disumani. A partire dal 2012 l'azienda italiana TiconBlu ha prodotto il videogioco "Nicolas Eymerich, Inquisitore: La Peste", ispirato ai romanzi di Evangelisti.
Un altro suo successo nel 1999, che viene tradotto in tutto il mondo, è la trilogia Magus - Il romanzo di Nostradamus, biografia romanzata del più famoso e importante scrittore di profezie della storia. La vita di Nostradamus è fedele alle fonti e l'autore fa appello all'immaginario solo quando queste fonti sono lacunose. L'opera inquadra lo scenario di un secolo di profonde trasformazioni, culturali e sociali. I volumi che compongono la trilogia sono Il presagio, L'inganno e L'abisso, ma di fatto costituiscono un'unica opera (un centinaio di capitoli per un migliaio di pagine) che ha venduto 100.000 copie ed è stata acquistata da editori di tre continenti.
I romanzi di Evangelisti vengono tradotti in molte lingue tra cui il francese, lo spagnolo, il tedesco e il portoghese. In Francia gli vengono assegnati i più ambiti premi nell'ambito della letteratura fantastica e di fantascienza, che sono il Grand Prix de l'Imaginaire (1998) e il Prix Tour Eiffel (1999); in Italia riceve il Prix Italia (2000) per la fiction radiofonica. Rimane attivo su questa linea scrivendo sceneggiature per la radio, il cinema, la televisione e i fumetti. Dopo essere stato per un decennio direttore della rivista Progetto Memoria - Rivista di storia dell'antagonismo sociale è divenuto direttore editoriale di Carmilla, rivista letteraria edita inizialmente su carta, evolutasi quindi in Carmilla On line, una pubblicazione di genere trasversale dedicata parimenti alla narrativa fantastica e alla critica politica.
La sua passione per i gruppi heavy metal, tra cui Pantera, Sepultura, Venom e Metallica, gli ha fornito parecchi spunti per i suoi scritti, soprattutto l'antologia Metallo urlante e il romanzo Black Flag. Altra fonte di ispirazione è la storia degli Stati Uniti, che gli suggerisce i romanzi Antracite (2003) e Noi saremo tutto (2004). È invece il Messico a essere al centro dei romanzi Il collare di fuoco, pubblicato nel novembre del 2005 e Il collare spezzato del novembre 2006. In essi è narrata, attraverso gli occhi di diversi personaggi di fantasia, la storia del Messico, tra il 1859 e il 1930 (dal 1859 al 1890 ne Il collare di fuoco).
La casa editrice DeriveApprodi ha ristampato nell'ottobre 2005 un saggio storico di Evangelisti, Gli sbirri alla lanterna. La plebe giacobina bolognese (1792-1797), mentre L'ancora del mediterraneo ha pubblicato tre suoi volumi di critica letteraria: Alla periferia di Alphaville (2001), Sotto gli occhi di tutti (2004) e Distruggere Alphaville (2006). Nel 2005 la casa editrice UniServicedi Trento pubblica un saggio biobibliografico a cura del critico cinematografico As Chianese. L'anima dell'inquisitore è il primo studio italiano sull'opera evangelistiana, un'introduzione al lavoro dello scrittore con prefazione di Giuseppe Lippi e postfazione di Serge Quadruppani.
Nel 2006 Evangelisti ha scritto il racconto originale La Sala dei Giganti, che è stato pubblicato in allegato alla guida Studiare a Padova, dell'Università degli studi di Padova. Il mini-romanzo, lungo circa 40 pagine è stato distribuito in tutta Italia in circa 260.000 copie; in compenso però non è ancora uscito nelle librerie. Nonostante l'alta tiratura il libro ha subito raggiunto delle ottime quotazione sul mercato dei collezionisti. Con questo racconto Valerio Evangelisti si è aggiudicato il Premio Italia, attribuito nel corso della XXXIII Italcon, la convention italiana di fantascienza, tenutasi a Fiuggi (FR) dal 22 al 25 marzo 2007. Il Premio Italia, gestito dalla sezione italiana della World Science Fiction Society presieduta da Ernesto Vegetti, è attribuito dopo votazioni che coinvolgono migliaia di appassionati di Science fiction. La Sala dei Giganti, in una versione leggermente differente, costituisce l'incipit del romanzo La luce di Orione (2007), che vede l'inquisitore Eymerich partecipare, nel 1366, a una crociata per liberare dall'assedio dei turchi ottomani l'impero bizantino, ormai in piena decadenza. Sempre nel 2007, la Wild Boar Edizioni ha pubblicato Il mondo di Eymerich, gioco di ruolo basato sui romanzi dell'Inquisitore, di cui Valerio Evangelisti ha scritto la prefazione: "Vivere molte vite".
Nel novembre 2008 è stato pubblicato Tortuga, romanzo di ambientazione caraibica con pirati per protagonisti; ha fatto seguito nel 2009 il romanzo Veracruz, la cui storia si colloca temporalmente prima. Conclude il ciclo Cartagena, gli ultimi della Tortuga(2012). Evangelisti fa dei pirati gli agenti dell'introduzione del capitalismo nel continente americano.
 Ha raccontato l'esperienza vissuta di una malattia nel racconto Day Hospital, pubblicato nel 2011 all'interno della collana Inediti d'Autore del Corriere della Sera. Il racconto è stato ampliato in un volume dallo stesso titolo nel 2012.
Nel 2010 è uscito Rex tremendae maiestatis, decimo capitolo della saga di Eymerich.
Nel 2013 ha pubblicato Il sole dell'avvenire. Vivere lavorando o morire combattendo. Lo ha seguito, nel 2014, Il sole dell'avvenire. Chi ha del ferro ha del pane. Sono i primi due volumi di un'imponente trilogia che narra le vicende di alcune famiglie di braccianti e contadini dell'Emilia-Romagna dal 1875 al 1950. Lo sfondo è la nascita del socialismo, del sindacalismo e della cooperazione, unitamente alla trasformazione epocale di un territorio. Nel gennaio 2016 esce Il sole dell'avvenire. Nella notte ci guidano le stelle terzo e ultimo capitolo di un unico romanzo. In quest'ultimo capitolo si va dagli anni venti agli anni cinquanta del XX secolo, tra l'affermarsi del fascismo e i grandi cambiamenti politico-economici che travolgono l'Emilia-Romagna e l'intero Paese.
Nel 2017 esce l'undicesimo capitolo della saga di Eymerich, intitolato Eymerich risorge.
Per alcuni anni ha scritto regolarmente nella rubrica "I nocturniani" del mensile Nocturno Cinema.

Paolo Valesio
Nato e formatosi a Bologna, Paolo Valesio è attualmente Professor Emeritus all’Università di Columbia a New York, dove ha occupato la cattedra "Giuseppe Ungaretti" di Letteratura italiana dal 2005. Dopo una formazione da linguista presso la cattedra di Glottologia di Luigi Heilmann a Bologna, che culminò con la collaborazione alla decima edizione del Vocabolario della lingua italiana di Nicola Zingarelli, dagli anni Settanta Valesio ha insegnato letteratura italiana alle università di Harvard, New York, Yale prima di concludere la carriera alla Columbia. Ha dedicato gran parte della sua ricerca allo studio della retorica e della sua realizzazione in scrittura, anche nella dimensione spirituale, ad esempio a Gabriele d’Annunzio e al futurismo, organizzando il convegno per il centennale Beyond Futurism: Filippo Tommaso Marinetti, Writer (For the Centennial Anniversary of the Italian Avant-Garde) tenutosi alla Columbia nel 2009 e curando, assieme a Patrizio Ceccagnoli, la pubblicazione di Venezianella e Studentaccio di Filippo Tommaso Marinetti.
Durante la sua permanenza a Yale, Valesio creò il "Yale Poetry Group", riunione bisettimanale di letture e conversazioni poetiche (1993-2003). Nel 1997 fondò la rivista Yale Italian Poetry (YIP), che dal 2006 ha mutato il titolo in Italian Poetry Review (IPR), collocandosi in sedi internazionali (New York, Bologna e Firenze). Oltre a una vasta produzione di saggi su riviste scientifiche, Valesio collabora con la stampa periodica italiana. Dal 2013 è presidente del Centro Studi Sara Valesio, situato presso la Fondazione Genus Bononiae – Musei nella città, a Bologna.
Oltre la sua attività accademica, Valesio ha esordito come narratore nel 1978, con L’ospedale di Manhattan per Editori Riuniti(la sua produzione continua con una serie di diari romanzati o “romanzi quotidiani” che formano una Tetralogia tuttora inedita). L’anno successivo, pubblica la sua prima raccolta di versi, Prose in poesia, per Guanda, con una postfazione di Stefano Agosti, a cui sono seguite quasi una ventina di raccolte poetiche. Sulla sua opera hanno scritto intellettuali come Antonio Porta, Guido Guglielmi, Harold Bloom, Maurizio Cucchi, John Hollander. Con Analogia del mondo vince il Premio S. Vito (1991) e con il Servo rosso vince il Premio Speciale della Giuria al Premio Letterario Camaiore (2017). La "Tetralogia" saggistico-narrativa di Valesio è ancora per la maggior parte inedita, ma varie pagine di questi quattro "romanzi quotidiani" sono apparse in rivista, in modo particolare nella rivista di poesia "Steve" (1998-2008) e, continuando a tutt'oggi, sulla rivista di architettura e arte "Anfione e Zeto" (2010).

Eva Marisaldi
Eva Marisaldi è nata a Bologna nel 1966, dove vive e lavora. 
Ha partecipato a numerose mostre in Italia e all'estero, tra cui: P.S.1 di New York (1994); Manifesta I (Rotterdam, 1996); Castello di Rivoli (1997); Palazzo delle Papesse di Siena (1998), Centro per le Arti Contemporanee di Roma (2000); GAM di Torino (2002); MAMCO di Ginevra nel 2003 e nel 2004; nonché alla Biennale di Venezia nel 1993 e nel 2001. Alterna tecniche di manualità femminile (il cucito, il ricamo, il disegno su foglietti, carte colorate),  a lavori in videoanimazione grafica, a installazioni di favolistica evocazione caratterizzate da una vena inconsueta di finezza narrativa, con processi sofisticati di smaterializzazione delle immagini Una eloquente sintesi di questo mondo di concettuale poesia è stato offerto nel 2003 dalla personale allestita nel Museo del Cinema di Torino, per iniziativa della GAM, la Galleria comunale di arte moderna. Oltre ai disegni a parete, si esibivano diverse installazioni in cui oggetti fantasiosi si combinavano con interventi sonori e musicali. Dal 15 novembre 2002 al 15 gennaio 2003 espone al Museo Nazionale del Cinema di Torino. La GAM di Torino, concluso il fortunato ciclo di Avvistamenti dedicato alle ricerche di dieci giovani artisti internazionali di forte levatura, prosegue il calendario espositivo riservato agli artisti di nuova generazione con una mostra personale di Eva Marisaldi, che offre al pubblico una serie di opere inedite pensate appositamente per gli spazi del Museo.
Il progetto della mostra è stato descritto da Eva Marisaldi come la rappresentazione dell’avvento della corporeità, che parte dalla mente per poi dimenticarsela.



Mirta Carroli
Mirta Carroli è nata a Brisighella (1949). Dopo gli studi artistici a Bologna, insegna Discipline Plastiche presso il Liceo Artistico e Didattica dell’Arte all’Accademia di Belle Arti della stessa città. Ha iniziato ad esporre nel 1984 con numerose mostre personali e collettive in Italia e all’estero ed ha al suo attivo diverse sculture di grandi dimensioni. Il suo lavoro e la sua poetica si incentrano sullo studio di forme ancestrali, quasi primordiali, risalenti sia al mito che alla vita dell’uomo, evocative delle antiche civiltà. Nel 1999 le viene conferito il Premio Marconi per la Scultura.
Da sempre il lavoro di Mirta Carroli è legato allo studio dello spazio attraverso l’indagine storico culturale degli ambienti nei quali si trova ad operare. Tra le sue mostre ricordiamo le più recenti: “L’Alfabeto del grano” nel centro storico della città medioevale di Brisighella, 2008, a cura di G. Bonomi e P. Bellasi; “La persistenza del segno”, a Castello di Pergine Valsugana, a cura di F. Batacchi, 2009; “Mirta Carroli a Palazzo Schifanoia”, Palazzo Schifanoia, Ferrara, a cura di A. Andreotti, 2010-2011; “Scultura internazionale a Racconigi”, Reggia di Racconigi, 2010, a cura di L. Caramel; “Progetto Scultura”, Castel Sismondo, Rimini, a cura di B. Buscaroli 2011; “Del volo e del canto”, Galleria G7, Bologna, 2012; “Indagine intorno a S. Giorgio”, Biblioteca di Montemerano, a cura di M. Pasquali, 2013; “Il tesoro dei Giganti”, Convento di S. Francesco, Bagnacavallo, 2013, curata da P. Bellasi; “Corpo Cavo”, alla cava del gesso “La Marana” a Brisighella, curata da F. Bertoni, 2014. Oltre all’uso del ferro per le sculture, dal 1990 ha iniziato ad affrontare i metalli preziosi, oro ed argento, con la sua ricerca “Delle forme pure”. Numerose le mostre personali e collettive dove ha presentato i suoi monili: ricordiamo le più recenti: espone nel 2012 a New York al Museum of Arts and Design; “Preziosa opera” a Valenza 2014, e nel 2015 alla Galleria Biffi a Piacenza. Due i libri firmati con la poetessa Maria Luisa Vezzali: nel 2004 per la casa Editrice Eidos di Mirano viene presentato il libro d’artista “Dieci nell’Uno”, mentre nel 2011 esce per la casa Editrice Allemandi di Torino “Forme implicite gioielli di faiences”. Al Forte C. Mezzacapo a Zelarino nel 2015, per il Centenario della Grande Guerra, ha presentato nella mostra “Ogni ora è suprema” numerose sculture e disegni, opere che si andranno a sommare alle cinque sculture di grandi dimensioni presenti nella “Ronda dell’Arte” che racchiude il Forte. Nel 2016 esegue una scultura di quattro metri a Custoza, “Sublimare il tempo”, in acciaio cor-ten e nel giugno dello stesso anno inaugura una scultura in ferro, “Altorilievo” davanti alla stazione di Lugo.


Bruno Tognolini
Nato a Cagliari, 27 giugno 1951,  studia per alcuni anni presso la Facoltà di Medicina di Cagliari, poi nel 1975 si trasferisce a Bologna, dove abita tuttora, e consegue la laurea al DAMS.
Inizia quindi una stagione di esperienze teatrali (1980-1990), durante la quale collabora come drammaturgo con Marco Baliani, Marco Paolini, Gabriele Vacis, e altri artisti e gruppi del teatro "di base" di quegli anni.
Nel 1990 comincia ad occuparsi di televisione per ragazzi: per quattro anni è tra gli autori del programma RAI per bambini L'albero azzurro. Nel 1998 è coautore del programma di RaiSat2 MULTICLUB, e dal 1999 è ideatore e coautore del programma Melevisione.
Nel 1994, con un CD-i prodotto da RAI e Philips su L'albero azzurro, inizia una breve attività dedicata ai media digitali. Scrive progetto e testi per diverse opere multimediali e interattive: tra cui, nel 1995, il CD-ROM Rimelandia, con filastrocche originali di Roberto Piumini e Tognolini stesso (Arnoldo Mondadori Editore). Segue, nel 1996, l'adventure game Nirvana x-rom (Cecchi Gori), tratto dall'omonimo film di Gabriele Salvatores. Nel 1998 scrive i testi italiani delle canzoni per il film La gabbianella e il gatto di Enzo D'Alò.
I suoi romanzi, racconti e poesie vengono pubblicati da editori quali Salani, Giunti, Mondadori, Fatatrac, Carthusia, Artebambini, il Castoro e altri. Nel 1999 appare il suo primo libro non destinato all'infanzia: Lilim del tramonto (Salani), un romanzo per tutti.
Intensa è anche l'attività saggistica, con articoli e saggi su poesia, narrativa, TV e comunicazione con l'infanzia, pubblicati su riviste specialistiche ("La vita scolastica", "Scuola dell'infanzia", "Andersen", "Liber", "Hamelin", etc.), su edizioni saggistiche (Treccani Ragazzi, IRRE Lazio/Franco Angeli, etc.) e su diversi quotidiani nazionali. Con altri scrittori sardi (Flavio Soriga, Giulio Angioni, Giorgio Todde e Marcello Fois) ha fondato il Festival di Gavoi - L'isola delle storie.
Nel 2007 riceve il Premio Andersen come miglior scrittore italiano per ragazzi. Nel 2011 il suo Rime di Rabbia ottiene il Premio Speciale della Giuria del Premio Andersen.



Mino Milani
Guglielmo Milani detto Mino, anche conosciuto con gli pseudonimi di Stelio MartelliEugenio VenturaPiero SelvaMungo Graham Alcesti e T. Maggio è nato a Pavia, 3 febbraio 1928 . 
Viene avviato agli studi liceali per poi proseguirli nella facoltà di medicina dell'ateneo pavese, con l'obiettivo di fargli continuare la professione di due zii materni, entrambi affermati medici. Grazie ai buoni uffici del padre Carlo, all'epoca sindaco di Pavia, viene contemporaneamente accettato come praticante nell'istituto di anatomia annesso al policlinico cittadino.
In breve tempo Milani capisce che la professione medica non fa per lui e, dopo aver casualmente assistito a una lezione sul Medioevo, decide di iscriversi alla facoltà di lettere. Dopo la laurea in lettere moderne nel 1950, con una tesi sul brigantaggio nelle Calabrie, basata sul carteggio del concittadino Gaetano Sacchi, che diventerà più tardi Romanzo militare, venne assunto nella Biblioteca Civica di Pavia, divenendone direttore e lavorandovi fino al 1964.
La sua attività di giornalista e scrittore iniziò nel 1953 con saltuarie collaborazioni al Corriere dei Piccoli, al tempo diretto da Giovanni Mosca, periodico poi trasformatosi nel Corriere dei Ragazzi, del quale Milani divenne di fatto il fondatore, il redattore e l'autore più prolifico, e al quale collaborò fino al 1977. In questo periodo, Milani adottava vari pseudonimi, come Eugenio Ventura, Piero Selva, Stelio Martelli, Mungo Graham Alcesti o T. Maggio per alternare le firme nella sua produzione.
Tra i suoi libri per ragazzi si ricordano i volumi dedicati alle avventure del cow-boy Tommy River, di Martin Cooper e le collaborazioni con i più importanti disegnatori italiani, tra i quali Hugo Pratt, Milo Manara, Grazia Nidasio, Mario Uggeri, Aldo Di Gennaro, Dino Battaglia, Sergio Toppi e Attilio Micheluzzi.
Terminata la collaborazione con il Corrierino, assunse la direzione del quotidiano La Provincia Pavese, incarico che lasciò ben presto per dedicarsi alla scrittura di romanzi e, soprattutto, di saggi e biografie di argomento storico.
Notevole anche la produzione di genere fantasy per adulti, della quale occorre citare Fantasma d'amore, trasposto nell'omonima opera cinematografica da Dino Risi, e Selina, dal quale Carlo Lizzani ha tratto lo sceneggiato televisivo La trappola.
Assai originale l'approccio al genere poliziesco con la produzione di alcuni gialli storici incentrati sulla figura di Melchiorre Ferrari, commissario dell’Imperiale Regia Delegazione di Polizia del Lombardo-Veneto e ambientati nella Pavia di metà Ottocento.
Assumono particolare importanza i libri sulla storia di Pavia, le biografie di Giuseppe (del 1982) e Anita Garibaldi (del 1995), parte di un percorso risorgimentale che era in iniziato, nel 1971, con la meticolosa ricostruzione della Battaglia di Solferino e San Martino, quest'ultima firmata con lo pseudonimo di Stelio Martelli nell'edizione originale e riedita, quasi quarant'anni dopo, con una corposa appendice curata dall'Associazione Storica Medolese.
Vincitore di numerosi premi letterari, in occasione dell'ottantesimo genetliaco, è stato celebrato dalla sua Città con la mostra "Le mani di Mino", curata da Grazia Nidasio e dal MUF, che ripercorre le tappe più significative della sua sterminata produzione letteraria e fumettistica.
Per la sua opera di storico, nel 2011 il Comune di Medole ha conferito a Mino Milani la cittadinanza onoraria.
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Il video di presentazione


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Associazione culturale "La casa dei pensieri"  
Bologna 1987. Da una idea di Paolo Volponi

Casadeipensieri2019
30 Agosto-23 Settembre
29°edizione
Festa dell'Unità di Bologna
Parco Nord  
Casadeipensieri2019
T. 328 4994380
casadeipensieribologna@gmail.com
www.casadeipensieri2000.blogspot.it  



 Francesco Guccini



 Valerio Evangelisti



 Paolo Valesio



 Eva Marisaldi


 Mirta Carroli


 Bruno Tognolini



Mino Milani