Casadeipensieri2013. Gli ospiti internazionali.
Vandana Shiva, Terry Brooks, Guenter Wallraff, Amy Hoch, Azza Filali, India, America, Germania, Tunisia: il carattere internazionale di questa 23° edizione di Casadeipensieri è una scelta. Reagire alla crisi, rifiutare ogni chiusura, essere “per la cultura”, affermarne libertà e pluralità.
Azza Filali
Vandana Shiva
Guenter Wallraff
Terry Brooks
Amy Hoch
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Terry
Brooks
Nato
a Sterling, l' 8 gennaio del 1944 è uno scrittore statunitense.
Biografia
Ha studiato
letteratura inglese all'Hamilton College e si è laureato in legge
alla Washington & Lee University. Prima di dedicarsi alla
scrittura ha praticato la professione di avvocato. Attualmente vive
tra Seattle e le Hawaii con la moglie Judine.
Il suo
primo romanzo, La Spada di Shannara del 1977, diventò un best-seller
mondiale e rimase nella classifica del New York Times dei libri più
venduti per oltre cinque mesi. Col tempo, la produzione di Brooks è
andata discostandosi dai canoni tipici del fantasy. La sua vasta
produzione si struttura in vari cicli o saghe.
Circa a
metà della stesura della trilogia del Verbo e del Vuoto, George
Lucas, il creatore di Star Wars, chiese personalmente a Terry di
scrivere il romanzo "Star Wars Episodio I: La Minaccia
Fantasma". Terry, essendo un fan di Star Wars, accettò ed andò
al Ranch Skywalker per discutere il progetto con Lucas e, un mese
prima dell'uscita del film nei cinema, il libro fu pubblicato
riscuotendo grandi successi sia da parte dei fan di Terry sia da
quelli di Star Wars.
Opere
Ciclo di Shannara
Tetralogia della Spada di Shannara
I primi
quattro romanzi pubblicati (La Spada di Shannara, Le Pietre Magiche
di Shannara, La Canzone di Shannara e Il Primo Re di Shannara) sono
ambientati nel mondo delle Quattro Terre, che Brooks racconta essere
nient'altro che il nostro mondo devastato da spaventose guerre (Le
"Grandi Guerre"). Le Quattro Terre sono popolate da diverse
razze: gli Umani, che vivono al Sud; i Nani, che vivono ad Est; gli
Gnomi ed i Troll, barbari e generalmente malvagi, al Nord; gli Elfi,
infine, ad Ovest, discendenti della razza più antica delle Quattro
Terre. In passato erano dotati di poteri magici, ma ora, umanizzati,
non sono più in grado di usarli. La trilogia racconta le
vicissitudini della famiglia - umana - degli Ohmsford, i cui membri
sono gli ultimi discendenti dell'antica famiglia elfica di sangue
reale di Shannara, e dunque detentori di latenti poteri magici. Filo
conduttore della storia è il druido Allanon, uno stregone che aiuta
gli Ohmsford nelle tremende imprese da affrontare contro il Male. La
trilogia si divide in tre generazioni della famiglia degli Ohmsford:
il primo sarà Shea, un giovane ragazzo adottato, a conoscere il
druido Allanon e quindi le sue regali discendenze elfe. Egli dovrà
affrontare un lunghissimo viaggio per trovare la mitica spada di
Shannara, ma non lo farà da solo: con lui partirà una compagnia di
amici e guerrieri per aiutarlo a trovare la spada e a sconfiggere il
terribile Signore degli Inganni. 50 anni dopo, ne "Le Pietre
Magiche di Shannara", toccherà al nipote di Shea, il giovane
Wil Ohmsford, di salvaguardare la ragazza elfa Amberle che dovrà
riportare in vita l'Eterea, il meraviglioso albero elfo che con la
sua magia teneva lontani i demoni dalle proprie terre. Contro le
terribili creature che dovrà affrontare, Wil avrà l'appoggio delle
Pietre Magiche affidategli dal nonno Shea. E infine, ne "La
Canzone di Shannara" saranno i due figli di Wil Ohmsford, Brin e
Jair, a intraprendere un disperato viaggio fino alla sorgente del
male, l'Ildatch. In "Il Primo Re di Shannara", antefatto de
"La Spada di Shannara", si parla del druido Bremen che
cerca di salvare le quattro terre contro il Signore degli Inganni.
Tetralogia degli Eredi di Shannara
Nel 1990
Terry Brooks torna a raccontare le vicende delle Quattro Terre, in
quello che certamente è il suo ciclo più celebre. Esso si compone
di quattro libri: Gli eredi di Shannara (1990), Il druido
di Shannara (1992), La regina degli Elfi di Shannara
(1993) e I talismani di Shannara (1994). I nemici da
affrontare sono gli Ombrati, mostruose creature di natura sconosciuta
che devastano le terre e si cibano di magia, e la Federazione, una
spietata entità politica degli Uomini ostile a qualsiasi forma di
magia, che ha ridotto i Nani in schiavitù e costretto alla diaspora
il popolo degli Elfi. Lo spirito del druido Allanon convoca dunque i
discendenti degli Ohmsford ed assegna ad ognuno un compito necessario
per salvare le Quattro Terre: ritrovare la scomparsa Spada di
Shannara, riportare in patria il popolo elfico, riportare nel mondo
reale la fortezza dei druidi di Paranor. La storia è dunque
incentrata sul tentativo di riportare nel mondo la magia necessaria
per sconfiggere il potere degli Ombrati.
Il primo re di Shannara
Scritto nel
1996, questo romanzo è un preludio a tutte le opere successive della
serie di Shannara. Narra della Seconda Guerra delle Razze, della
distruzione dell'ordine dei druidi, della forgiatura della Spada di
Shannara, dello scontro con il Signore degli Inganni. Vi sono
riferimenti ed approfondimenti su tematiche comparse nei precedenti
sette libri.
Trilogia del viaggio della Jerle Shannara
In questa
trilogia Brooks racconta le vicende successive al ciclo degli Eredi
di Shannara. Essa si compone di tre libri: La strega di Ilse
(2000), Il labirinto (2001) e L'ultima magia (2002). Le
vicende sono ambientate quasi completamente al di fuori delle Quattro
Terre, in un continente al di là dello Spartiacque Azzurro dove si
trova una città fantasma dell'epoca delle Grandi Guerre. Compito dei
nuovi discendenti degli Ohmsford è impadronirsi della formidabile
fonte di potere e magia che si trova nei meandri di questa città, ma
la spedizione comandata dal druido Walker Boh e dal principe degli
Elfi è ostacolata dalle forze della strega di Ilse e del suo
misterioso maestro, il Morgawr. Elemento peculiare di questa trilogia
è il modo in cui Brooks racconta il confronto tra il mondo magico di
Shannara e quello tecnologico del nostro mondo prima delle Grandi
Guerre.
Trilogia del Druido Supremo di Shannara
Direttamente
successiva a quella de Il viaggio della Jerle Shannara, questa
trilogia è l'ultima in ordine di tempo scritta da Brooks ed è il
proseguimento delle vicende narrate nel ciclo precedente (è
ambientata, infatti, vent'anni dopo). Si compone di tre libri: Jarka
Ruus (2003), Tanequil (2004) e La regina degli Straken
(2005). La vicenda è nuovamente ambientata nelle Quattro Terre, con
alcune deviazioni in un mondo parallelo, quello del Divieto abitato
dai Demoni descritto da Brooks ne Le Pietre Magiche di Shannara.
Protagonista centrale è Grianne, la strega di Ilse della trilogia
precedente.
Ciclo di Landover
Il ciclo di
Landover è una delle due saghe di Brooks non ambientate nelle
Quattro Terre. Essa prende le mosse dal nostro mondo di oggi, e
protagonista è Ben Holiday, un avvocato in crisi dopo la morte
precoce della moglie (il personaggio di Ben presenta una forte
identificazione con Brooks stesso). Ad Holiday viene offerta la
possibilità di uscire dal vuoto della sua attuale vita tramite un
curioso annuncio su un catalogo di prodotti natalizi: Regno magico
in vendita!. Inizia così una serie di straordinarie avventure in
un mondo parallelo dominato dalla magia di cui Ben, dopo grandi
difficoltà, riuscirà a diventare legittimo re, aiutato da una serie
di strani compagni: un mago maldestro, un cane parlante, due fedeli
coboldi e una donna albero di cui Ben s'innamorerà. Lo scopo di
fondo di questo ciclo di Brooks è quello di rovesciare completamente
i tradizionali schemi della fantasy, parodiandoli con garbo ma
mantenendo inalterata la struttura romanzesca e non disdegnando di
affrontare anche temi seri e profondi come già nelle opere di
Shannara. Il confronto tra il mondo magico e il nostro mondo è
oggetto delle più riuscite delle storie del ciclo, che si compone di
sei libri: Il magico regno di Landover (1986), L'unicorno
nero (1987), Mago a metà (1988), La scatola magica di
Landover (1994), La sfida di Landover (1995) e La
principessa di Landover (2009). Terry Brooks ha recentemente reso
noto che è in corso la lavorazione di un film sul primo romanzo del
ciclo, che dovrebbe essere diretto dal regista Stephen Sommers.
Trilogia del Verbo e Vuoto
Questo
ciclo di tre libri è notoriamente il più singolare della produzione
di Brooks. Esso è ambientato nel nostro mondo contemporaneo, nello
specifico la società nordamericana della fine dello scorso secolo.
Protagonista è Nest Freemark, una ragazza di invidiabili capacità
atletiche e dotata di poteri magici ereditati dalle donne della
famiglia sue antenate.
Responsabilità
che Nest ha preso su di se è proteggere - insieme al curioso e
antipatico compagno Pick, un silvano dalle dubbie origini - il parco
della sua città natia di Hopewell dalle forze del Vuoto che
costantemente lo minacciano.
La sua vita
che, pur permeata di magia, scorre al ritmo di quella dei suoi
coetanei adolescenti viene complicata dal ritorno del suo passato,
nello specifico suo padre, un Demone del Vuoto determinato a renderla
sua alleata nella lotta per il Caos a favore del Vuoto. Ma John Ross,
Cavaliere del Verbo, uno dei campioni del Bene dotato di grandi
poteri magici e di grande carisma compare anch'egli per tentare di
impedirlo. Il suo compito è combattere i Demoni, orrende creature
che assumono fattezze umane e portano nell'umanità violenza e
disperazione, pur mantenendo un atteggiamento sadico ed indifferente.
Nest è continuamente contesa dal Verbo e dal Vuoto per i suoi poteri
e i tre romanzi della trilogia ne raccontano le vicende che la legano
sempre più indissolubilmente a John Ross: Il Demone (1997), Il
Cavaliere del Verbo (1998), I Fuoco
degli Angeli (1999). L'importanza di queste opere sta nel modo
in cui Brooks racconta con crudo, cinico realismo le brutture della
civiltà occidentale corrosa da mali, visibili e invisibili,
incarnati anche simbolicamente nella figura dei Demoni che non devono
fare altro che agire da cattivi consiglieri per scatenare tragedie
che uomini alla deriva già covano dentro. A questi Brooks
contrappone la figura del Cavaliere del Verbo e delle difficoltà di
chi, come questi, si pone l'obiettivo di salvare dalla distruzione
una società che pare ormai condannata da se stessa.
Le vicende
del Verbo e del Vuoto sono state riprese da Brooks nella sua nuova
trilogia, "La genesi di Shannara", che fa da ponte tra
questa saga e la sua creazione più nota, la saga di Shannara,
narrando il declino definitivo della società moderna che dalle sue
ceneri farà risorgere un mondo nuovo.
Trilogia de La genesi di Shannara
Il 29
agosto 2006 segna l'uscita in America di "Armageddon's Children"
il primo libro della trilogia pre-shannara che narra le vicende
durante l'ultimo periodo della distruzione del Vecchio Mondo (le
"Grandi Guerre" citate nelle saghe di Shannara). La nuova
opera riprende personaggi ed eventi lasciati in sospeso alla fine
della trilogia "Verbo e vuoto" e introduce particolari
(personaggi, amuleti...) che ritroveremo nelle saghe di Shannara; una
vera e propria testa di ponte che ci conduce nella trasformazione del
nostro Mondo nelle Quattro Terre. Il titolo scelto per l'edizione
italiana (uscita il 26 settembre 2006) è I figli di Armageddon. Il
secondo libro della saga, pubblicato negli Usa a fine agosto 2007, è
intitolato "The Elves of Cintra" (Gli elfi di Cintra
Mondadori Settembre 2007). Il terzo libro, è stato pubblicato negli
USA il 26 agosto 2008 ed è intitolato "The Gypsy Morph",
la versione Italiana (L'esercito dei Demoni) invece è uscita il 3
marzo 2009 .
Altre opere
Terry
Brooks ha scritto altri romanzi al di fuori della canonica produzione
fantasy. Citiamo ad esempio Hook – Capitan Uncino (1991),
trasposizione del film di Steven Spielberg, e Star Wars Episodio I –
La minaccia fantasma (1999) dal film di George Lucas dell'acclamata
saga fantascientifica. Un suo racconto, Amici immaginari, in
cui compare il silvano Pick della trilogia del Verbo e Vuoto, è
stato poi pubblicato nell'antologia di scrittori fantasy Magicland,
a cura di Lester del Rey. Importante è poi la guida completa ai
fatti, personaggi, luoghi e cose della saga di Shannara, il Magico
mondo di Shannara (2002) scritto insieme a Teresa Patterson ed
illustrato da David Cherry, di cui è in lavorazione una seconda
edizione riveduta ed ampliata. Infine, di fondamentale importanza
resta l'autobiografia e guida alla scrittura A volte la magia
funziona (2003), di gradevole lettura e fascino in cui Brooks
espone le origini dei suoi romanzi e dà consigli ai giovani
aspiranti scrittori.
Lista completa delle opere
Il ciclo di Shannara
- La Spada di Shannara, 1977 (orig.: The Sword of Shannara)
- Le Pietre Magiche di Shannara, 1982 (orig.: The Elfstones of Shannara)
- La Canzone di Shannara, 1985 (orig.: The Wishsong of Shannara)
- Lo spirito oscuro di Shannara, Fumetto
Il ciclo degli eredi di Shannara
- Gli eredi di Shannara, 1990 (orig.: The Scions of Shannara)
- Il druido di Shannara, 1991 (orig.: The Druid of Shannara)
- La regina degli Elfi di Shannara, 1992 (orig.: The Elf Queen of Shannara)
- I talismani di Shannara, 1993 (orig.: The Talismans of Shannara)
Il preludio di Shannara
- Il primo re di Shannara, 1996 (prequel, orig.: First King of Shannara)
Il viaggio della Jerle Shannara
- La strega di Ilse, 2000 (orig.: Ilse Witch)
- Il labirinto, 2001 (orig.: Antrax)
- L'ultima magia, 2002 (orig.: Morgawr)
Il ciclo del druido supremo di Shannara
- Jarka Ruus, 2003 (orig.: Jarka Ruus)
- Tanequil, 2004 (orig.: Tanequil)
- La regina degli Straken, 2005 (orig.: Straken)
Il ciclo di Landover
- Il magico regno di Landover, 1986 (orig.: Magic Kingdom For Sale -- Sold!)
- L'unicorno nero, 1987 (orig.: The Black Unicorn)
- Mago a metà, 1988 (orig.: Wizard at Large)
- La scatola magica di Landover, 1944 (orig.: The Tangle Box)
- La sfida di Landover, 1995 (orig.: Witches' Brew)
- La principessa di Landover, 2009 (orig.: A Princess of Landover)
Il Verbo e il Vuoto (o "Il ciclo del Demone")
- Il Demone, 1997 (orig.: Running with the Demon)
- Il Cavaliere del Verbo, 1988 (orig.: A Knight of the Word)
- Il fuoco degli angeli, 1999 (orig.: Angel Fire East)
La genesi di Shannara
- I figli di Armageddon, 2006 (orig.: Armageddon's Children)
- Gli elfi di Cintra, 2007 (orig: The Elves of Cintra)
- L'esercito dei Demoni, 2009 (orig: The Gypsy Morph)
Le leggende di Shannara
- L'ultimo cavaliere, 2011 (orig: Bearers of the Black Staff)
- Il potere della magia, 2012 (orig: The Measure of the Magic)
Gli oscuri segreti di Shannara
- I Guardiani delle Faerie, 2013 (orig: The Dark Legacy of Shannara - Wards of Faerie) uscirà in Italia il 27 agosto 2013 (The Blue Divide – Sito ufficiale italiano)
Novelizations
- Hook - Capitan Uncino, 1991 (orig.: Hook)
- Star Wars episodio I - La minaccia fantasma, 1999 (orig.: The Phantom Menace)
Altre opere
- Il magico mondo di Shannara, 1986 (guida illustrata, orig.: The Guide to Shannara, scritto con Teresa Patterson)
- Amici immaginari, 1991 (racconto breve pubblicato sull'antologia Magicland, Storie di fate, principi e folletti dei maestri della Fantasy con Terry Brooks, Isaac Asimov, C.J.Cherryn, Anne McCaffrey e su Altrove, viaggio nel mondo Fantasy a cura di Laura Giacobazzi e Paolo Pugni)
- A volte la magia funziona. Lezioni da una vita di scrittura, 2003 (autobiografia, orig.: Sometimes the Magic Works: Lessons from a Writing Life)
- Lo spirito oscuro di Shannara, 2008 (graphic novel) con Edwin David e Robert Place Napton (orig. Dark Wraith of Shannara)
Opere non tradotte in Italiano
- The Writers Complete Fantasy Reference: An Indispensable Compendium of Myth and Magic, 2000 (curatore dell'introduzione), con Michael J.Varhola
- The World of Shannara, 2001(companion book)
- Indomitable, 2003 (racconto breve pubblicato sull'antologia "Legends II")
- Why I Write About Elves 2005 (racconto breve pubblicato su Amazon short)
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Günter
Wallraff
Nato
a Burscheid il 1° Ottobre del 1942 è un giornalista e
scrittore tedesco.
Noto
nel mondo del giornalismo internazionale d'inchiesta, oltre che per
l'impegno sociale e politico che lo contraddistingue, per il
particolare metodo delle sue ricerche, effettuate “sotto
copertura”. Il principio investigativo alla base dei reportage di
Wallraff è l’esperienza diretta ricavata in prima persona
attraverso il travestimento e la penetrazione in incognito
nell’ambiente sociale oggetto d'indagine. Dal suo nome, il
Dizionario dell'Accademia di Svezia ha introdotto tra le proprie voci
il lemma «wallraffa» [lett. “wallraffare”] con il
significato di «condurre un’inchiesta giornalistica sotto falsa
identità».
Biografia
Il
padre era un operaio della Ford di Colonia, più tardi asceso alla
qualifica di impiegato. La madre apparteneva a una famiglia di
ugonotti di origine francese titolari di un’azienda artigiana di
costruzione pianoforti. A 16 anni Günter Wallraff rimase orfano del
padre. Fin dal liceo, egli manifestò il proprio interesse per la
scrittura. Compose alcune poesie che inviò anche allo scrittore
Heinrich Böll, essendo amico del nipote. Dopo il diploma intraprese
una formazione come libraio, conclusasi nel 1962. Nel 1963, malgrado
l’obiezione di coscienza, presentata dopo i termini, Wallraff venne
arruolato nella Bundeswehr. A seguito di un trauma cranico, dovuto a
una caduta, fu ricoverato nel reparto neuro-psichiatrico
nell’ospedale militare di Koblenz. Nel 1964 venne definitamente
dichiarato «inabile» ed esonerato dagli obblighi di leva. Heinrich
Böll lo incoraggiò più tardi a pubblicare i diari da lui scritti
in quel periodo.
Attività giornalistica
I primi reportage
Tra
il 1963 e il 1965 lavorò come operaio in diversi stabilimenti
industriali, tra cui quelli della ThyssenKrupp AG. Nel 1965 la
rivista «Metall» del sindacato metalmeccanici pubblicò i primi
servizi d’inchiesta firmati da Wallraff in qualità di lavoratore e
testimone delle dure condizioni di lavoro in fabbrica. I suoi
articoli ebbero subito grande risonanza ed egli entrò a far parte
del Gruppo 61 di Dortmund, un collettivo di operai attivi come
scrittori e giornalisti. L’anno seguente uscì il primo libro, una
raccolta di articoli dal titolo Wir brauchen dich – Als Arbeiter
in deutschen Industriebetrieben, [Tu ci servi – come operaio
nelle fabbriche tedesche!], con cui Wallraff raggiunse la notorietà.
Negli anni seguenti collaborò con diverse testate tra cui
l’Hamburger Morgenpost e dal 1968 per la rivista konkret. Nel 1969
fu pubblicato il lavoro 13 unerwünschte Reportagen [Tredici
reportage indesiderati], una serie di inchieste-denuncia svolte dal
giornalista sotto varie coperture: nelle vesti di alcolista in una
clinica psichiatrica, senzatetto, studente in cerca di alloggio e
persino come presunto trafficante di napalm per l’esercito
americano. Dopo la pubblicazione del libro, Wallraff venne citato in
giudizio con l’accusa di «usurpazione di funzioni pubbliche»: in
una delle sue inchieste nei panni di operatore telefonico, si era
spacciato al telefono per segretario ministeriale. Il 9 dicembre 1969
il Tribunale di Francoforte sul Meno lo prosciolse da ogni accusa in
ragione del diritto d’informazione. Per evitare ogni “visita”
sgradita, diverse aziende decisero di affiggere un identikit del
giornalista nei propri luoghi di lavoro.
Nel
1971 l’emittente televisiva nazionale ZDF mise in onda il
documentario realizzato da Wallraff Flucht vor den Heimen
[Fuga dai sanatori], sul mondo dell’assistenza sociale. In quel
periodo Wallraff cominciò anche a collaborare con altri autori. Nel
1973 pubblicò il libro a quattro mani assieme a Bernt Engelmann dal
titolo Ihr da oben – wir da unten [Voi lì in alto. Noi qui
sotto] che divenne subito un bestseller in Germania. Il lavoro vedeva
Wallraff infiltrato nel ruolo d’impiegato negli uffici di diverse
aziende tedesche, al fine di denunciarne gli abusi.
L’arresto e la reclusione in Grecia
Nel
1974 durante una protesta contro la dittatura militare in Grecia,
Wallraff fu arrestato ad Atene, assieme ad altri manifestanti.
Considerato un dissidente, durante la prigionia subì percosse e
maltrattamenti. Scoperta la sua vera identità, venne condannato a 14
mesi di prigione nel carcere di Korydallos. Con la caduta della
dittatura, Wallraff riottenne la libertà, assieme agli altri
prigionieri politici. Da questa esperienza Wallraff redasse, con
l’aiuto del giornalista Eckart Spoo, il titolo, uscito solo più
tardi, nel 1984: Unser Faschismus nebenan. Griechenland gestern –
ein Lehrstück für morgen [Il fascismo nostro vicino. La Grecia
di ieri, una lezione per il domani].
Il caso Spínola
Nel 1976 fu
al centro di un caso caso politico e mediatico di portata
internazionale. Facendosi passare per un presunto trafficante di
armi, il 25 marzo 1976 incontrò a Düsseldorf l’ex-presidente e
generale portoghese António de Spínola. Il reporter era già
entrato in contatto con i suoi seguaci nel corso di un soggiorno di
tre mesi sotto copertura in Portogallo. Nel corso di una conferenza
stampa a Bonn, il 7 aprile 1976, Wallraff, che in quel periodo era
sorvegliato dai servizi segreti federali, rese noti al mondo i
dettagli di un colpo di stato ordito dal generale portoghese per
rientrare al potere. I fatti saranno in seguito raccontati dal
giornalista nel libro Aufdeckung einer Verschwörung. Die
Spínola-Aktion [Smascheramento di una congiura. L’operazione
Spínola].
L’inchiesta alla Bild-Zeitung
Nel 1977,
Wallraff si introdusse per tre mesi e mezzo sotto la falsa identità
di Hans Esser nella redazione della Bild Zeitung di Hannover. I
risultati delle sue ricerche furono pubblicati in tre reportage: Der
Aufmacher (1977) [Titolo d’apertura], Zeugen der Anklage
(1979) [Testimoni d’accusa], "Bild"-Handbuch
(1981) [letteralmente: Il vademecum dell’‘immagine’” (Gioco
di parole con il nome della testata “Bild” – “immagine”)].
In essi Wallraff denunciava i metodi adottati dal giornale
scandalistico, che, a suo dire, diffondeva informazioni volutamente
parziali o tendenziose e senza alcun rispetto delle norme sulla
privacy. Dal primo dei tre libri fu tratto anche il documentario
televisivo prodotto nel 1977 dall’emittente WDR Informationen
aus dem Hinterland [Notizie dall’interno]. La Bild-Zeitung e il
gruppo editoriale Axel Springer AG perseguì penalmente a più
riprese Wallraff, con l’accusa di «indagini occulte non
autorizzate» e richiedendo che alcuni passaggi dei suoi libri
fossero rimossi. Il procedimento si concluse nel 1983 con un giudizio
della Corte costituzionale a favore del giornalista.
Faccia da Turco
Nel 1983,
Wallraff diede inizio una ricerca durata due anni sotto le mentite
spoglie del lavoratore turco Alì Sinirlioglu, insinuandosi tra gli
altri da McDonald’s e in uno stabilimento della stessa Thyssen,
presso cui aveva lavorato anni prima. Il resoconto di quelle
esperienze fu affidato alle pagine del libro Ganz unten (1985)
– il primo dell’autore a uscire anche in Italia con il titolo
Faccia da turco (Pironti 1986) – e a un documentario omonimo
dell’anno successivo. L’inchiesta rappresenta un documento unico
sulle condizioni dei milioni di cosiddetti Gastarbeiter, i
"lavoratori ospiti" che la Germania Ovest assunse negli
anni del suo boom economico.
Indagini oltre i confini tedeschi
Negli anni
Novanta Wallraff fece alcune ricerche anche in Giappone, nei panni di
un lavoratore immigrato iraniano. I documentari da esse ricavati
avranno grande risonanza sulle televisioni locali. Durante la Guerra
del Golfo, nel 1991, dopo che Saddam Hussein aveva minacciato la
distruzione di Israele in caso di un attacco della coalizione dei 35
stati guidata dall’ONU, Wallraff intraprese un viaggio tra i kibbuz
israeliani, dove ebbe modo di incontrare ancora diversi sopravvissuti
dai campi di concentramento nazisti.
Le accuse di collaborazione con la Stasi e la vittoria in tribunale
Nel 2003,
durante l’esame del dossier Rosenholz, nel quadro di un’inchiesta
pubblica sulla Stasi, Wallraff fu sospettato di essere stato un
informatore dell’intelligence della Germania Est durante gli anni
’60-’70. Egli negò sempre di aver mai collaborato con i servizi
segreti della DDR. In seguito alla sua denuncia per diffamazione
contro le ripetute insinuazioni mosse dal gruppo editoriale Axel
Springer AG in questo senso, il tribunale di Amburgo stabilirà
l’infondatezza dei sospetti a suo carico, vietando la diffusione di
altre illazioni. La sentenza fu confermata dalla corte d’appello
nel 2006.
Notizie dal migliore dei mondi
«Quando
decisi di rimettermi nei panni dei perdenti del migliore dei
mondi, non immaginavo a cosa andavo incontro. Mi sembrava
impossibile che si potesse diventare truffatori lavorando in un
call-center, che i senzatetto venissero davvero abbandonati a se
stessi a 15 gradi sotto zero. Non ero consapevole delle reali
dimensioni del razzismo, prima di provarlo sulla mia pelle.»
|
A partire
dal 2007 Wallraff fu impegnato per diversi anni nella realizzazione
di una serie di reportage “sotto copertura” per conto del
settimanale Die Zeit, con l’obiettivo di fornire, passando dal
mondo del lavoro a quello delle istituzioni assistenziali, uno
sguardo dall’interno sul reale funzionamento della società tedesca
e con essa delle società neo-capitalistiche in generale,
smascherandone i meccanismi di sfruttamento, i metodi di
emarginazione sociale e i pregiudizi sottesi. Per realizzare uno di
questi Wallraff visse per diversi mesi tra il 2008 e il 2009 come
senzatetto, introducendosi sotto falso nome nei ricoveri di emergenza
di mezza Germania, tra Colonia, Francoforte e Hannover, ritraendo e
provando sulla propria pelle le dure condizioni di vita degli ultimi
della società. Nell’autunno 2009 uscì inoltre il film
documentario Schwarz auf Weiß - eine Reise durch Deutschland
[“Nero su bianco. Un viaggio attraverso la Germania”] in cui
Wallraff, seguito da una troupe televisiva in incognito, veste i
panni dell’immigrato somalo Kwami Ogonno, vittima di frequenti
episodi di discriminazione a sfondo razziale. I risultati di queste
ed altre inchieste di quegli anni sono raccolte nel libro Aus der
schönen neuen Welt (2009), di cui è uscita in Italia la prima
parte con il titolo Notizie dal migliore dei mondi (L’orma
editore, 2012).
Opere
- 13 unerwünschte Reportagen (1969)
- Die Reportagen. (1976)
- Der Aufmacher – Der Mann, der bei „Bild“ Hans Esser war, Kiepenheuer & Witsch, Köln 1977
- Zeugen der Anklage. Die „BILD“-beschreibung wird fortgesetzt (1979)
- Das „Bild“-Handbuch. Das Bild-Handbuch bis zum Bildausfall (1982).
- Nicaragua von innen (1983)
- Günter Wallraffs BILDerbuch. Nachwort von Heinrich Böll. (1985)
- Ganz unten. Beschreibung des Schicksals von illegal eingeschleusten Arbeitern. (1985)
- Reportagen 1963–1974. Mit Materialien und einem Nachwort des Autors. (1987)
- Ich – der Andere. Reportagen aus vier Jahrzehnten. (2002)
- Aus der schönen neuen Welt. Expeditionen ins Landesinnere. (2009)
In Italiano: Notizie dal migliore dei mondi - una faccia sotto copertura, L'Orma, Roma 2012 - Günter Wallraff Undercover (2010)
Opere in traduzione italiana
- Faccia da turco. Un "infiltrato speciale" nell'inferno degli immigrati Pironti 1986
- Notizie dal migliore dei mondi. Una faccia sotto copertura, L'orma editore 2012
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Vandana
Shiva
Nata
a Dehra Dunh, il 5 novembre1952, è un'attivista e ambientalista
indiana. Nel 1993 ha ricevuto il cosiddetto Premio Nobel
alternativo, cioè il Right Livelihood Award.
Nel
1978 Shiva si laurea in Fisica University of Western Ontario,
Canada, con una tesi di dottorato in "Variabili nascoste e
località nella teoria quantistica". Successivamente si occupa
di ricerca interdisciplinare (scienza, tecnologia e politica
ambientale) all'Indian Institute of Science e all'Indian Institute of
Management di Bangalore. Nel 1982
fonda il Research Foundation for Science, Technology and Natural
Resource Policy, un istituto di ricerca da lei diretto.
Attivista
politica e ambientalista, si è battuta per cambiare pratiche e
paradigmi nell'agricoltura e
nell'alimentazione; si è occupata anche dei diritti sulla proprietà
intellettuale, di biodiversità, biotecnologie, bioetica, ingegneria
genetica e altro.
Nel 1993 ha
ricevuto il Right Livelihood Award. È tra i principali leader
dell'International Forum on Globalization.
La sua
capacità dialogica l'ha spesso portata in giro per il mondo e spesso
anche in Italia. Il 20 gennaio 2008 ha partecipato alla trasmissione
Parla con me di Serena Dandini. Il 23 maggio 2010 ha partecipato alla
trasmissione Che tempo che fa di Fabio Fazio. Il 9 aprile 2013 ha
partecipato alla trasmissione Ballarò. Il 10 aprile è stata
intervistata da Rai News 24.
Tra le sue
battaglie, che l'hanno resa famosa anche in Europa, vi è quella
contro gli OGM e la loro introduzione in India.
Attualmente
è la vicepresidente di Slow Food e collabora con la rivista di
Legambiente La Nuova Ecologia. È anche membro del Comitato
consultivo ad interim dell'Organizzazione per una società
partecipativa (IOPS).
Il 9 aprile
2013 ha ricevuto dall'Università della Calabria la laurea honoris
causa in Scienza della Nutrizione.
È
vegetariana.
Povertà e globalizzazione
Nel breve
saggio Povertà e globalizzazione Shiva correla la povertà
del terzo mondo agli effetti della globalizzazione. In esso si
ritrovano in sintesi i punti chiave del suo pensiero, che ha esposto
in altri libri.
«Noi
possiamo sopravvivere come specie solo se viviamo in accordo alle
leggi della biosfera. La biosfera può soddisfare i bisogni di
tutti se l'economia globale rispetta i limiti imposti dalla
sostenibilità e dalla giustizia. Come ci ha ricordato Gandhi: "La
Terra ha abbastanza per i bisogni di tutti, ma non per l'avidità
di alcune persone".»
|
La desertificazione del territorio agricolo
Lei
sostiene che il ricorso diffuso alle monoculture, pur garantendo rese
agricole elevate, altera gli equilibri del territorio e costringe ad
usare dosi elevate di insetticidi, che provocano la scomparsa di
insetti indispensabili per l'impollinazione delle piante (ad esempio
api e farfalle). Inoltre, nel suo libro "le guerre dell'acqua",
critica l'utilizzo improprio delle riserve di acqua, le quali, invece
di venir utilizzate a fini civili dalla popolazione, vengono
sfruttate fino all'esaurimento per la coltivazione da parte di alcune
aziende di piante idrovore quali la canna da zucchero e l'eucalipto.
La Shiva sottolinea anche come gli OGM utilizzati durante la
"Rivoluzione Verde" indiana, forniti dagli Stati Uniti che
desideravano così allontanare l'India da possibili influenze
sovietiche, hanno causato una forte perdita di fertilità del suolo a
causa dei concimi chimici necessari alla crescita delle piante che
hanno fortemente salinizzato il terreno.
La distruzione della biodiversità
Secondo la
Shiva, la ricchezza di specie animali e vegetali presenti nel
territorio (la biodiversità), è minacciata, soprattutto in campo
agricolo, dalle multinazionali che incoraggiano i contadini a
coltivare raccolti a cosiddetto "alto rendimento",
impiantando monocolture, a detrimento delle centinaia di varietà
tradizionali che stanno scomparendo. Nel suo libro "vacche sacre
e mucche pazze" denuncia come causa della scomparsa delle razze
locali anche l'allevamento intensivo delle mucche e quello dei
gamberetti.
Il debito
Le
coltivazioni che le aziende multinazionali sementiere propongono ai
contadini innescherebbero una dipendenza da semi di ibridi o di
piante OGM, fertilizzanti chimici e fitofarmaci, con costi elevati
per gli agricoltori. Le nuove colture tenderebbero infatti a essere
più sensibili agli attacchi dei parassiti. I costosi semi, sostiene
la Shiva, non si adatterebbero alle condizioni locali e
richiederebbero quindi più investimenti in sostanze chimiche e
irrigazione. In questo modo i contadini si impoverirebbero a
vantaggio delle aziende di sementi, perché alla lunga i maggiori
introiti non coprirebbero le maggiori spese. Ciò avrebbe portato
centinaia di coltivatori indiani, sommersi dai debiti, al suicidio.
La questione del brevetto
Secondo
Vandana Shiva i brevetti di varietà agricole ibride consentirebbero
alle multinazionali del settore agricolo di appropriarsi di saperi
millenari ed espropriare progressivamente i contadini del loro
sapere. Inoltre il livello legislativo non è sufficiente a garantire
una protezione a coloro i quali gli OGM contaminassero i campi. In
America non sono mancati casi in cui il proprietario danneggiato
dalla presenza di piante OGM nel proprio terreno ha dovuto pagare un
cospicuo risarcimento alla multinazionale proprietaria del brevetto.
Opere
Ha scritto
numerosi saggi, alcuni tradotti in italiano, fra cui:
- Terra Madre.'Sopravvivere allo Sviluppo', UTET 2002, ISEDI 1990
- Monoculture della mente. Biodiversità, biotecnologia e agricoltura scientifica, 1995
- Biopirateria. Il saccheggio della natura e dei saperi indigeni, 1999
- Vacche sacre e mucche pazze. Il furto delle riserve alimentari globali, DeriveApprodi 2001
- Campi di battaglia. Biodiversità e agricoltura industriale, Edizioni Ambiente, 2001
- Il mondo sotto brevetto, 2002
- Le guerre dell'acqua, Feltrinelli 2004
- Le nuove guerre della globalizzazione, UTET 2005
- Il bene comune della terra, Feltrinelli 2006
- Dalla parte degli ultimi. Una vita per i diritti dei contadini, Slow Food 2008
- India spezzata, Milano, il Saggiatore 2008
- Ritorno alla terra, Fazi Editore 2009
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Azza
Filali
E'
nata nel 1952. Fa il professore di Gastro-entérologia all'ospedale
El Rabta di Tunisi.
Oltre
ai titoli in Medicina, ha ottenuto un master in filosofia
all'Università Parigi-I nel 2009.
Il suo primo libro: “Il Viaggiatore immobile” (Alif) Le edizioni del Mediterraneo,1991, era un racconto sulla pratica medica. Hanno fatto seguito una seconda prova: “Il Giardino scarlatto” nel 1996, poi il “Signor L” (romanzo, Cérès,1999) “Le Valli di luce” (romanzo, Cérès,2001), “Propositi mutevoli sull'amore” (Cérès,2003), “Cronaca di un spostamento” (romanzo, Mim edizioni,2005). Nel 2007, ha fatto parte di un importante Forum di scrittori, con Théo Ananissoh, Hélène Gaudy, Frank Secka e Claude Rizzo, romosso dall'istituto francese di cooperazione di Tunisi, intorno al tema " Sguardi sull'adolescenza tunisina." Vita di briciole”, un racconto, appare sulla raccolta “Vent' anni più tardi” (Elyzad,2009).
Il suo primo libro: “Il Viaggiatore immobile” (Alif) Le edizioni del Mediterraneo,1991, era un racconto sulla pratica medica. Hanno fatto seguito una seconda prova: “Il Giardino scarlatto” nel 1996, poi il “Signor L” (romanzo, Cérès,1999) “Le Valli di luce” (romanzo, Cérès,2001), “Propositi mutevoli sull'amore” (Cérès,2003), “Cronaca di un spostamento” (romanzo, Mim edizioni,2005). Nel 2007, ha fatto parte di un importante Forum di scrittori, con Théo Ananissoh, Hélène Gaudy, Frank Secka e Claude Rizzo, romosso dall'istituto francese di cooperazione di Tunisi, intorno al tema " Sguardi sull'adolescenza tunisina." Vita di briciole”, un racconto, appare sulla raccolta “Vent' anni più tardi” (Elyzad,2009).
Agli
edizioni Elyzad sono pubblicati anche “L'ora del vigneto” (2009,
premio speciale della giuria Comar 2010), " Novanta giorni"
(2010). E il più famoso “Ouatann”.
La
pratica della medicina, così come una disposizione certa all'ascolto
degli altri, non è straniera all'interesse che porta Azza Filali a
indagare e descrivere la Tunisia di oggi in ciò che ha di
profondamente singolare. Gli “esseri” che deambulano nelle vie
delle città, il loro passo, il loro modo di parlare o di tacere, di
agire o di occultare, e, con altrettanta profondità, gli aspetti
dell'interiorità, le attese, i risvegli delle speranze intorpidite,
nidificate al fondo, là dove si radicano le nostre cose essenziali.
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Amy
Hoch
E'
un'artista e poetessa statunitense. Nata a New York City da qualche
tempo vive e lavora a Bologna.
A.
M. Hoch, conosciuta come Amy Hotch, ha esposto i suoi dipinti e
Teatri della Memoria – installazioni
che combinano pittura, scultura, testo originale e tecnologie
digitali – in musei e gallerie negli Stati Uniti e in Europa.
In
particolare: "Portrait of a Young Boat" nel Museo del
Castello di Bagnara di Romagna (RA); “Mitosis: Formation of
Daughter Cells” (una installazione site-specific
) al Beall Center for Art and Technology, di Irvine, California, e
successivamente adattata per l’esposizione alla Galleria Civica
d’Arte Moderna di Spoleto; “Interstices” (una installazione
multimediale) presso l’Alice Austen House Museum, New York; “I
keep forgetting . . . it’s not working,” presso la Kunsthaus
Tacheles di Berlino.
Tra le mostre personali,
esposizioni alla Deutsches Haus, Columbia University; e LaMama
Gallery New York City.
Holland
Cotter del New York Times, ha scritto, della sua installazione del
2002 all’ Alice Austen House Museum: “Best of all though, is Amy
Hotch’s indoor work at the Alice Austen House. . . . Ms.
Hotch’s tender, spirit-summoning work . . . consists mostly of
nearly inconspicuous video installations. Look through a keyhole and
you see figures climbing stairs; at the bottom of a sugar bowl two
women . . . sip tea. In the parlor, waves of harbor water splash
across the walls, turning Austen’s house into a piece of living
sculpture where outside and inside are one.”
Amy
Hoch ha ricevuto numerose borse di studio durante la propria
carriera, incluso un posto presso la residenza per artisti Altos De
Chavon, nella Repubblica Dominicana; una borsa di studio statale a
Berlino e una borsa di studio del Gottlieb Foundation. E’
stata ricercatrice artistica alla Newhouse Center for Contemporary
Art, Snug Harbor Museum, New York. Ha
ricevuto la commissione di un lavoro su larga-scala per lanciare la
stagione 2004 del Beall Center for Art and Technology.
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