La casa dei pensieri

25.8.19

Eva Marisaldi e Mirta Carroli, presentate da Bruno Stefani.











Sabato 7 Settembre
Sala Angela Fresu
ore 21
Casadeipensieri2019 

"Nel mondo di Eva"


Targa Volponi a Eva Marisaldi

GLI STUDI e L' OPERATIVITA

Eva Marisaldi è nata a Bologna nel 1966, dove vive e lavora.
Tra gli artisti italiani della sua stessa generazione più apprezzati allestero, diversi musei italiani e stranieri le hanno già dedicato una personale :
ARC Musèe d’Arte Moderne de la Ville de Paris, 1993;
FRAC Languedoc-Roussillon di Montpellier,1995;
Kunsthaus di Essen, 1995;
Galleria d'Arte Moderna, Bologna, 1999;
Museo d'Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto, 2000;
Gam, Galleria Civica dArte Moderna e Contemporanea di Torino, 2002;
MAMCO di Ginevra, 2002;
mentre numerose sono le importanti rassegne internazionali che lhanno vista partecipe:
la Biennale dArte di Venezia nel 1993 e nel 2001;
Soggetto Soggetto, Castello di Rivoli Museo dArte Contemporanea, Rivoli, 1994;
L’hiver de lamour, ARC Musèe d’Arte Moderne de la ville de Paris e PS1, New York, 1994; Manifesta, Witte de With, Rotterdam, 1996;
Exnchanging interiors, Museum van Loon, Amsterdam, 1996;
Fatto in Italia, Centre dArt Contemporain, Ginevra e ICA Londra, 1997;
The 504 show, Braunschweig Kunsthalle, Zentrum fur Kunst, Brauschweig, 1997;
Che cosa sono le nuvole, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Guarene-Torino, 1997;
Officina Italia, Galleria Comunale d'Arte Moderna, Bologna, 1997;
La ville , le jardin, la memoire, Villa Medici, Roma, 1998;
Biennale di Istanbul, 1999;
Biennale di Alessandria D'Egitto, 1999;
la Biennale di Lione, 2003 ;
la Biennale di Gwangju, Sud Korea, 2004;
L'immagine del vuoto, Museo cantonale d'Arte, Lugano, 2006;
Italian mindscapes, Museum of Art, Tel Aviv, 2007.

LA POETICA

Le opere di Eva Marisaldi rivelano una personalità complessa. Eva si esprime attraverso un linguaggio poliedrico, fatto di fotografie, manufatti, azioni, video, animazioni, installazioni di favolistica evocazione e di inconsueta finezza narrativa, alternati a tecniche di manualità femminile come il ricamo e di disegno; il tutto caratterizzato da una raffinata vena narrativa che prende sì spunto dalla realtà ma si concentra su aspetti nascosti delle situazioni quotidiane e li analizza facendone arte'. E’un processo giocoso che si addentra nella sfera della fantasia e dellimmaginazione e che parte dalla mente per poi dimenticarsela. Interrogandosi su tematiche quali il dialogo e la comunicazione, Eva Marisaldi indaga le possibilità di riflessione individuale e collettiva allinterno dello spazio espositivo, rapportandosi con esso in maniera sempre delicata ed elegante. Le sue opere di conseguenza non producono un impatto immediato perché i suoi interventi sono complessi e si contraddistinguono per un iniziale senso di spaesamento richiedendo lunghe pause di attenta osservazione e di riflessione. Creano mondi popolati da suoni, narrazioni, emozioni, gioco e poesia, con riferimenti al teatro, al cinema e alla letteratura, ma anche a quei viaggi che esplorano con curiosità territori lontani e complessità dellumana natura.

---------------------------------------------------------------------------------------------------------------






Mercoledì 11 Settembre
Sala Angela Fresu
ore 21
Casadeipensieri2019 
“Tesoro di giganti”





"Targa Volponi a Mirta Carroli"



Intervengono Jadranka Bentini, Sandro Malossini, Maria Luisa Vezzali

Consegna la targa Marilena Pillati
Conduce l'incontro Bruno Stefani




MIRTA CARROLI

GLI STUDI e L' OPERATIVITA

Mirta Carroli è nata a Brisighella (Ra ) nel 1949,  vive e lavora tra Bologna e Milano. Dopo gli studi Artistici: Liceo Artistico e Accademia di Belle Arti di Bologna, insegna Discipline Plastiche presso il Liceo  Artistico e Didattica dellArte AllAccademia di Belle Arti della stessa città. Ha iniziato ad esporre nel 1984 con numerose mostre personali e collettive in Italia e allestero ed ha al suo attivo diverse sculture di grandi dimensioni. Nel 1999 riceve il Premio Marconi per la Scultura, dalla Università, dalla Fondazione Marconi e dal Circolo Artistico di Bologna. Tra le più significative mostre collettive: le esperienze internazionali di scultura tenute a Lubiana e Graz nel 1992; le nuove Triennali dArte Contemporanea di Bologna nel 1993 1997;
le Biennali di scultura di Gubbio nel 1994 e nel 2005 su invito di Giorgio Bonomi e Marisa Vescovo; quelle di Palazzo Massari a Ferrara nel 1994 e 1996. Espone nel 1994, 2003 e nel 2011 a New York ed è presente con una versione del menabò “Dieci nellunoalla XLVI Biennale dArte di Venezia sezione grafica. Seguono numerose mostre personali: nel 2000 alla Galleria G7 Rilievie nel 2007 Tribalealla Galleria Plurima di Udine; nello stesso anno è presente in Cina a Shanghai  con sculture ed una perfomance al Mooma di Shanghai. Parallelamente lavora  sullo spazio progettando numerosissime sculture di grandi dimensioni e monumenti. Nel 2008 progetta una mostra antologica nel suo paese dorigine Brisighella con sculture ed installazione nel territorio, per la cura di Pietro Bellasi e Giorgio Bonomi. Nel 2009 è presente con numerose sculture di grande dimensione a Castello di Pergine Valsugana su invito di Franco Batacchi . Tra le ultime mostre ricordiamo: le collettive tenute nel Parco della Reggia di Racconigi -Scultura Internazionale a Racconigi, presenze ed esperienze del passatoa cura di Luciano Caramel ( 2010 ); a Rimini al Castello Sismondo - Progetto  Sculturaa cura di Beatrice Buscaroli ( 2011 ); la mostra personale a Palazzo Schifanoia a Ferrara (2010 /2011), per la cura di Angelo Andreotti. Presenta nel 2012 i suoi Gioielli in argento al Museum of Arts and Design di New York; sempre nel 2012 nella Galleria G7  di Bologna presenta la mostra personale Del volo e del canto. Nel Convento di S. Francesco a Bagnacavallo Pietro Bellasi cura, nel 2013, una sua mostra antologica Il tesoro dei Giganti”.”Corpo Cavo” è la personale alla Cava La Marana a Brisighella del 2014 curata da Franco Bertoni. Nel 2015 presso il Forte Mezzacapo, Zelarino  Venezia  presenta la mostra Ogni ora è Suprema” per ricordare la Prima Guerra Mondiale. Nel 2004 pubblica il libro-operaDieci nellunoEditrice Eidos Mirano progettato e realizzato insieme alla poetessa Maria Luisa Vezzali, mentre nel 2011 esce per le stampe Forme implicite gioielli di faïences/ Unearthed Shapes faïences jewelssempre con le poesie di Maria Luisa Vezzali per la casa Editrice Allemandi di Torino.

LA POETICA

Da sempre il lavoro di Mirta Carroli è legato sia allo studio dello spazio attraverso lindagine storico culturale degli ambienti nei quali si trova ad operare, sia allo studio di forme ancestrali, quasi primordiali, risalenti al mito, alla vita delluomo ed evocative di antiche civiltà.
E’ un’artista bolognese profondamente radicata nel nostro territorio sia per ragioni anagrafiche che per formazione.
Il suo lavoro è stato seguito con particolare interesse da critici e curatori di grande prestigio, tra i quali: Giorgio Bonomi, Pietro Bellasi, Enrico Crispolti, Vittoria Coen, Renato Barilli, Claudio Cerritelli, Maria Luisa Trevisan, Marisa Vescovo, Elisa Del Prete, Claudia Zanfi e altri ancora.
La poetica di Mirta Carroli si incentra su un legame profondo tra lopera creata e il luogo in cui lartista lavora, traducendosi nel suo caso in una relazione privilegiata con lenigma ancestrale della terra supporto-apertura-abisso e con gli archetipi delle civiltà agricole.
Nellopera di questa artista convivono infatti poeticità e concretezza, ricerca e confronto con la tradizione, anime contrapposte che attraverso la padronanza dei mezzi espressivi si sublimano in un linguaggio unitario di evocazione.
I materiali utilizzati sono principalmente lacciaio corten e il ferro, che vengono lavorati con la tecnica per togliere” e “per mettere: in una prima fase la scultrice toglie, cioè sfrangia, taglia, disegna sulla lastra utilizzando il plasma; quindi, una volta preparati gli elementi, li assembla, rapportandosi allambiente circostante con la capacità di rispettarlo, esaltarlo e plasmarlo con lo stesso gesto.
Ne scaturisce un discorso a volte filosofico, a volte lirico, che utilizza lalfabeto primordiale della terra e del fuoco come elementi al tempo stesso astratti e reali, concettuali e concreti.
Evolvere, andare in profondità, sondare nel profondo la materia, ecco i principi che sottintendono tutta la ricerca di Mirta Carroli della quale il disegno é parte ideativa e progettuale fondamentale, ovvero, per dirla con Paul Valery, La più ossessionante tentazione dellintelletto”.




a cura di Bruno Stefani per "Casadeipensieri"